Per quale motivo riteniamo che venerdì 13 porti sfortuna? Perché possiamo soffrire di triscaidecafobia ( sì, esiste davvero), la irragionevole paura del numero 13 ? Le radici di questa fobia sono ancestrali: sin dai tempi più remoti il numero che segue il 12 non è mai stato amato. Le teorie a riguardo sono innumerevoli e coinvolgono storia e mitologia: partendo dai miti scandinavi, dove la venuta della tredicesima divinità ad un banchetto nel Valhalla, provocherà la morte del dio Balder, arrivando fino alla cena degli Apostoli, dove il tredicesimo invitato era Giuda, che poi tradì Gesù e ne provocò la morte. Nella tradizione cristiana il venerdì è il giorno della settimana collegato alle esecuzioni del boia, all’uccisione di Cristo e persino a quella di Abele. Alcuni studiosi della bibbia ritengono che Eva offrì la mela proibita proprio di venerdì . Tuttora nella nostra tradizione italiana è sconsigliato partire o intraprendere nuove attività in tale giornata.
Questo spiega perché un personaggio come Jason Voorhees non potesse che nascere di venerdì 13. Friday the 13th è uno dei più spettacolari film splatter, ovvero denso di omicidi crudi e spettacolari.
Maschera da hockey
La particolarità di questo film è che inizialmente non doveva essere incentrato tanto sulla figura di Jason quanto su quella della madre: è lei infatti a commettere tutti gli omicidi del primo film della saga, con quel machete che sarà l’arma preferita dal figlio. Alla fine del primo film, si deduce che Jason non è morto annegato nel lago, come tutti credevano, ma è vivo e pronto a vendicare la madre, unico essere ad averlo amato veramente, assassinata nello stesso campeggio di Crystal Lake dove Jason visse per anni allo stato brado.
Machete
Oltre all’immancabile maschera da hockey e al machete, l’abbigliamento di Jason è caratterizzato da una camicia a quadri e da un paio di jeans: facile – vero?- travestirsi da lui ad Halloween?!