“La scienza non è tutto, ma la scienza è meravigliosa“, diceva Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica, madre di tutti i progetti segreti. Con il telescopio Kepler, ogni anno vengono scoperti decine di nuovi pianeti, anche con caratteristiche simili alla Terra, che orbitano al di fuori del sistema solare. Quindi, la domanda che si pone Jodie Foster nel film “Contact” di Robert Zemeckis del 1997, “siamo soli nell’universo?” e che giunge ad avere come risposta che “se così fosse, sarebbe davvero uno spreco di spazio“, è realmente più che lecita! Ammesso, come credo, che soli non siamo, si tratta di vedere o capire chi c’è, dov’è, e come vuole interfacciarsi con noi.
Nel 1947, nella località di Roswell, nel Nevada, USA, ci fu quello che è il più noto, forse perché è stato anche il primo che si è tentato di far venire alla luce della cronaca, “incidente” alieno della storia. Un disco volante si schiantò nel campo di un contadino della zona e da lì partì il mistero che circonda UFO e alieni, proprio perché il Governo statunitense, si dice, mise a tacere integralmente questo fatto. Per paura, pare, delle conseguenze, in piena Guerra Fredda, sia interne che esterne che questa notizia avrebbe potuto avere. Quindi, tutto divenne TOP SECRET, alimentando però ancora di più il mistero e di conseguenza anche la curiosità e le illazioni sull’argomento “alieni”. Anni dopo venne creata un’area di test segreti di bombe atomiche e di altre ricerche su armi e alieni, si dice. E’ la famosa AREA 51, nel deserto del Nevada. Qui, si sa, poco, ma questo si sa, sono state testate più di cento bombe atomiche e, si dice, sono nascosti segreti indicibili. Ogni giorno da qui partono in volo aerei che devono poi restare invisibili ai radar. Questo è quel poco che ci è dato sapere, e questo mistero è servito a far nascere storie, film e disegni dedicati a questa base segreta, che mai nessuno è riuscito a visitare totalmente. Si dice che siano stati visti disegni o dati relativi ai “piloti” di alcuni mezzi ritrovati, ad esempio come quello di Roswell: agli alieni, insomma. Gli appassionati della materia dicono che “è certo” che esistano vari tipi di alieni, tra noi: i grigi, i rettiliani, i pleiadiani, i venusiani, ecc…, ma anche queste scuole di pensiero sono diverse. Noi, per sentirci un po’ meno terra terra, un po’ meno banalmente terrestri, potremmo indossare una bella
Tuta intera in lycra nera
e una di queste splendide maschere:
Maschera alieno verde
Maschera alieno metallizzata
Maschera alieno in lattice
Maschera aliena in lattice
Potremmo poi anche aggiungere questi splendidi guanti!
Mani giganti da alieno in lattice
Ed ora siamo pronti o, come è più probabile, per la serata di festa mascherata, o per un viaggio distante migliaia di anni luce, ma, mi raccomando, tutti a casa per la cena!! Se decidete di non tornare, scriveteci e dateci vostre notizie alla mitica buchetta delle lettere posta sull’autostrada 365 a Tikaboo, nei pressi dell’Area 51 ( e su cui c’è scritto ALIEN DROP BOX) e …buona permanenza!