La calura estiva fa impazzire e chi ha caldo chiede un po’ di tregua: cosa c’è di meglio di un bel ventaglio di vecchio stile? Un accessorio di una volta, quando lo stile si univa alla necessità o alla utilità. Quando il caldo imperversa, ecco che un movimento dell’aria, anche leggero, crea subito una sensazione di frescura rigenerante. Potenza della semplicità.

Il ventaglio, un dettaglio non detto che invece parla molto di noi: dice che non siamo banali, anzi, siamo sicuramente persone speciali.

VENTAGLIO EXTRA LUSSO CON PIUME FUXIA

VENTAGLIO CON PIUME DI STRUZZO NERE (disponibile anche in bianco e in rosso)

Storicamente, se penso al ventaglio, mi vengono in mente stuoli di schiavi che muovono l’aria con grandi foglie di palma… E’ un’ immagine tipica, che forse mi avranno un po’ lasciato impressa gli autori di grandi film come “Cleopatra” o “All’ombra delle piramidi”… Il ventaglio, e il portatore di ventaglio, fanno parte dell’immaginario che abbiamo dei faraoni, ad esempio, e il ventaglio è praticamente sempre alla destra del regnante. Il ventaglio era simbolo di fecondità e di vita.

VENTAGLIO CON PIUME NERE

Il ventaglio è stato spesso protagonista anche dell’arte, con i ventagli dipinti o ricamati, ed è protagonista anche della politica ad ogni estate. Infatti, ogni anno, prima delle vacanze estive, l’ASP, l’Associazione della Stampa Parlamentare, organizza la nota Cerimonia del ventaglio, ovvero una cerimonia in cui vengono donati dei ventagli preziosamente lavorati al Presidente della Repubblica, e a quelli della Camera dei Deputati e del Senato. La stessa cerimonia, speculare, si svolge anche nel piccolo Parlamento Siciliano.

VENTAGLIO CON PIUME BIANCHE

Se poi penso ai ventagli, il mio pensiero va ovviamente alla Spagna e all’estremo Oriente, alla Cina e al Giappone. Culture diverse, ma ognuna col proprio bagaglio culturale legato al ventaglio…

VENTAGLIO NERO CON DECORAZIONI ROSSE

VENTAGLIO BIANCO CON DECORAZIONI

VENTAGLIO BIANCO IN TESSUTO

VENTAGLIO ROSSO IN TESSUTO

Ad ogni modo, ciò che resta e ciò che importa è che questo piccolo accessorio è da sempre un modo di comunicare… C’è chi ha redatto un presunto linguaggio dei ventagli e c’è anche chi ne dà versioni sensibilmente diverse. Ad esempio, portare un ventaglio nella mano destra di fronte al volto, significava “Seguitemi“, ma nella mano sinistra significava che avrei avuto piacere di conoscere la persona a cui lo mostravo… Col mignolo steso, significava “Arrivederci”, e presentato chiuso, “Mi amate?” Ok, carino come gioco, ma ammetto che io avrei fatto forse un po’ di confusione, anche perchè c’era un movimento per ogni cosa… Soprattutto, però, io mi chiedo: ma il destinatario del mio “messaggio” avrebbe capito bene? E poi, siamo sicuri che lo avrebbe avuto lui, il mio messaggio, e non quel mostro di triste scapolo seduto di fianco a lui che magari mi guardava, che so, dall’inizio della Santa Messa? Terribile… Quasi peggio che sbagliare il numero a cui invii un sms oggi… Non so…