Quando, nel mese di Ottobre di una decina di anni fa, arrivai a lavorare alla V.I.P., rimasi subito molto colpita dalla quantità di richieste e vendite che la festa di Halloween poteva generare… Ero dieci anni più giovane, ero sulla trentina, e quindi ancora abbondantemente avvezza a frequentare feste e locali di ogni genere. In più, provenivo dal mondo dei ragazzi, della scuola, e quindi ero non solo ben informata sui riti giovanili, ma ero io stessa cliente della V.I.P. Sapevo quindi già bene quanto avesse preso piede questa festa, Halloween, che anche solo quando io ero piccola ancora quasi non era stata apparentemente “importata” dagli Stati Uniti. Ed invece eccomi subito lì, catapultata in un ambiente dove partivano centinaia di pacchi al giorno, pieni di mostri, streghe, mummie, zombie, ragni, zucche e pipistrelli! Che sorpresa! La mia curiosità mi portò subito a cercare di capire: Halloween aveva già “battuto” il Carnevale? Sì, a conti fatti sì, e negli anni seguenti avrei continuato a vedere crescere il divario: Halloween è una festa dei giovani e per i giovani, soprattutto, mentre il Carnevale è una festa, sì, per i bambini, ma che è più sentita dal mondo “classico”, dai nonni, dalle sfilate storiche, sempre seguitissime, ma che la nuova generazione attiva, i teenager, per intenderci, non vivono con la stessa voglia di mascherarsi che avevo io ai miei tempi! Ma dovevo e devo rassegnarmi: Halloween batte Carnevale 1 a 0.
Ma che cos’è Halloween? Halloween deriva il suo nome da “All Hallows Eve“, cioè la festa di Ognissanti, e trae la sua origine, pare, nella zona di influenza della cultura celtica, ovvero nella zona geografica che comprende Irlanda, Inghilterra, Francia, nord Europa ed Italia settentrionale, in un periodo sicuramente antecedente a quando l’Impero Romano estese il proprio territorio all’intera odierna Europa.
La maggior parte degli studiosi concorda sul fatto che Halloween possa derivare dalla festa celtica irlandese di Samhain, che si pronuncia samuin e che significa fine dell’estate, ed era per i Celti irlandesi il preludio del nuovo anno. I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno (31 Ottobre), Samhain, che era il principe delle tenebre, chiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti, per farli liberamente unire al mondo dei vivi. Anche perché i Celti credevano che i morti vivessero in una sorta di Eden, insieme al popolo delle fate. Una leggenda, poi, aggiunge che tutte le persone morte durante il corso dell’anno, tornassero sulla Terra a prendere altre persone da portare con sé nel mondo dei morti. Per evitare questo, bisognava tenere acceso un lume nel focolare o in casa… Da qui nasce l’uso di illuminare le case con un fuoco, che nel tempo è stato trasposto nella consuetudine di mettere le rape intagliate con dei lumi all’interno… In seguito, negli Stati Uniti, le rape divennero zucche, più diffuse, più “capienti” e più semplici da intagliare.
Questa festa nel tempo ha assunto negli Usa la forma più horror e macabra con cui ora la conosciamo noi, una festa dal carattere sicuramente consumistico, ma che ha comunque il merito di riunire ancora la famiglia, nell’intagliare le zucche, nel preparare addobbi e costumi, nell’allestire la cena e la tavola per quella serata, e nel fare il giretto di raccolta porta a porta a gridare “dolcetto o scherzetto”! Quindi, in fondo, non tutto il male viene per nuocere: anche i mostri di Halloween uniscono e gli zombie danno più allegria ad una serata in compagnia!